Oggi a Martha’s Vineyard montano nuvoloni bianchi all’orizzonte
che sembrano come panna montata, una dritta e un pomeriggio libero di cazzeggio
ci portano verso una zona inesplorata di Edgartown, vicino casa. C’è da trovare
il Trader Fred’s, un negozio con prezzi stracciatissimi, una mosca bianca in un’isola
come questa dove tutti i prezzi sono alle stelle: qui ci dicono che le
magliette costano 5 dollari e altre robe mirabolanti hanno prezzi ridicoli. E’
da provare. Il Trader Fred’s mi appare davanti improvvisamente, una via di
mezzo tra il peggiore bar di Caracas e i baracchini che vendono roba da mare
davanti alla spiaggia di Rimini. Dentro, effettivamente, i prezzi sono ridicoli
e già comincio a salivare e a prendere nota. Ad un certo punto spunta fuori
Fred, il proprietario, un tipo basso, tarchiatello con folti capelli neri e
pizzetto; quando sa che veniamo dall’Italia, in particolar modo da Rimini, ci
porta con sé nel suo sgabuzzino e ci consegna in mano un’eredità da leggere dei suoi
parenti, datata 1909. Il motivo per cui questo tizio tenga nel retrobottega, buttata lì, un'eredità del 1909, ingiallita e scitta in una impagabile calligrafia corsiva da bell'epoque resta un mistero, o forse 'sta in certa 'smanaggine' degli amerigani, che in molte cose fanno tutto un butta sù: anche alcune case di Martha's Vineyard, che da fuori sembrano bomboniere da matrimoni, dentro sono tutt'altro. Comunque si scopre che suo padre è pugliese (cognome Mascolo) e sua mamma viene
addirittura da Forlì! Scatta immediatamente l’unione da paisà italiani che qui è
fortissima, così come quella della comunità serba: ci regala subito due cappellini verdi del Trader Fred’s e due specie di
felpe antivento, roba che se la compravamo al centro di Edgartown spendevamo 100
dollari a testa. Fred è seguito da un cane lupo e quando gli chiedo il nome del
cane parte un’altra storia da Martha’s Vineyard: si scopre infatti che il cane
gli è stato regalato da Jim Belushi, che è un suo grande amico. Ci fa sapere che ci è andato a cena insieme giusto pochi giorni fa. A Martha’s Vineyard la
famiglia Belushi è di casa, qui c’è la tomba del fratello, John Belushi, e qui
Jim viene ogni estate. Lo conoscete Jim Belushi, no? E' quello del telefilm 'La vita secondo Jim' o dei film 'The Principal, una classe violenta', 'Danko' e un 'Poliziotto a quattro zampe'. “Per qualsiasi cosa abbiate bisogno, io sono qui per voi!” ci fa sapere entusiasta Fred e la prima cosa che la mia mente diabolica ha pensato è
ottenere quantomeno un autografo da Jim.
Nel controsoffitto del Trader Fred's ci sono moltissime foto di personaggi famosi, che non conosco, tutte con dedica. Tantissimi sono i giocatori di hockey dell'NHL degli anni 80 e tra gli amici di Fred c'è anche l'attore premio Oscar Ernest Borgnine, anche lui figlio di genitori italiani, di cognome Borgnino: ha recitato in 'Da qui all'Eternità', 'Quella Sporca Dozzina', 'il Mucchio Selvaggio'. Ma per me rimarrà sempre il tassista di Jena Plissken http://www.youtube.com/watch?v=UrYK94L-VM0