venerdì 29 giugno 2012

Che il quattro sia con voi!


Qui il motto di Guerre Stellari, ‘che la forza sia con te’  (May the Force Be With You), per la festa dell’Indipendenza lo trasformano in May The Fourth Be With You, 'che il quattro sia con te',  tra l’altro applicabile anche alle mie pagelle del liceo. Eh già, perché la prossima settimana si festeggia il 4 di luglio e alla Morning Glory ci hanno già messo in allerta che a Martha’s Vineyard sbarcherà un bordello di gente. In allerta? E’ chiaro che non sanno cosa sia Rimini in estate. Tarati da tre decenni di Ferragosti riminesi, cosa vuoi che sia un po’ di gente a Martha’s Vineyard. Nella strada principale di Edgartown c’è uno stendardo che pubblicizza i fuochi d’artificio al faro, ma non è tanto l’evento in sé, quanto come è scritto lo striscione. Così.


Proprio come nei film, anche quelli di Bud Spencer e Terence Hill, quelli girati in America tipo uno Sceriffo Extraterrestre poco extra e molto terrestre. Chissà perché gli striscioni delle piccole cittadine americane hanno tutti gli stessi caratteri, anche nel corso dei decenni. E’ questa forse la prima vera roba americana che vedo dopo un mese, anche perché ormai i jepponi si vedono anche da noi. Sì perché Martha’s Vineyard è America per modo di dire, è più una specie di zona protetta, protetta dalle esagerazioni e dalle cose in serie dell'America stessa. Per mantenere intatto lo spirito e la struttura dell’isola qui sono proibite catene tipo McDonald’s, non ci sono insegne pubblicitarie, figurarsi i neon tipo Times Square. A dire la verità ci sono anche altre cose che qui non si vedono: non ci sono gatti per strada, non ci sono i crackers nei negozi, non ci sono semafori e non ci sono i bidoni della mondezza. Cioè, ne abbiamo uno nel giardino di casa, ma fuori in tutta l’isola non c’è, roba che se hai un pezzo di carta da buttare te lo devi portare in tasca fino a che non ritorni. Non ci sono fontanelle per l’acqua. Non c’è il vento caldo, ma in compenso c’è il vento costante. Penso sia una prerogativa di tutte le isole, comunque. Mentre via internet leggo di Caronte che soffoca l’Italia, qui c’è la brezza dell'Atlantico che rende gradevoli tutte le giornate assolate. C’è l'ha detto anche il guardiano del faro di Edgartown, un altro, che evidentement faceva il turno della guardiana dell'altra volta, e appena ha saputo che eravamo italiani è tornato dentro al faro a mettere sù a tutto volume un disco di Bocelli. Qui dire di essere italiano sembra equivalere a dire di essere un cavaliere jedi. Che la forza sia con Prandelli.