giovedì 21 giugno 2012

Il primo tuffo nell'oceano in pieno giunnaio


Il primo bagno nell’oceano è coinciso con il primo giorno ufficiale d’estate, che qui è stato anche il primo giorno di vero caldo, 33 gradi. Vero che siamo a fine giugno, ma qui la definizione migliore per questo mese è ‘giunnaio’, perché fino all’altro ieri di mattina c’erano temperature da primi dell’anno e la vera stagione balneare parte dal 4 di luglio, se il tempo è propizio.
L’oceano sa di poveracce, quantomeno nella zona del porticciolo: l’odore è lo stesso che c’è allo squero di Rimini, quell’inconfondibile mix di cime piene di salsedine e nafta (dicasi ‘cima’la corda di un'imbarcazione). Dicevano che quassù l’acqua è freddissima ma non è mica vero: ho fatto 3-4 tuffi ed è esattamente come a Rimini a giugno, solo più pulita. Cambiano solo i pensieri perché, seppur vicino alla riva, quando sguazzi in queste acque non puoi non pensare a questo http://www.youtube.com/watch?v=UPEHygqoKZU

Fino ad ora l’unico inconveniente dell'oceano è il fondale pieno di sassi tondi e lisci, che a fatica ti fanno stare in piedi. Non che facciano male, ma rendono la camminata un percorso ad ostacoli. Si conferma la sensazione che ho avuto qualche giorno fa: qui non esiste la salsedine, quantomeno non come da noi e anche l'acqua dell'oceano è molto meno salata di quella dell'Adriatico; se ti va negli occhi non brucia per niente e sembra quasi di stare in piscina. Quando si cammina su questa sabbia sembra di camminare sullo zucchero di canna, ha la sua stessa consistenza e colore. A riva ci sono carapaci di animali che sembrano arrivare da un altro tempo, come se l’oceano fosse una porta spazio-temporale sul Paleozoico: in spiaggia ci sono esoscheletri di quelli che probabilmente sono granchi, ma che sembrano in tutto e per tutto delle trilobiti di era preistorica.
La spiaggia è come quella di Fiorenzuola di Focara, stretta ma più lunga, e all’ombra del faro di Edgartown. Ecco, qui c’è l’incontro che ti fa capire come il mondo non è piccolo ma è microscopico. Si parla del più e del meno con la guardiana del faro di Egartown, che si occupa anche di quello della vicina cittadina di Aquinnah, quando spunta uno che al sentire nominare la parola “Rimini” s’intromette nella discussione, dicendo che lui viene da Toronto e che recentemente è stato dalle nostre parti per partecipare alla Nove Colli. Qui a Martha’s Vineyard sto tizio va in giro con la maglia con su scritto Hotel Belvedere di Riccione…

Una roba veramente strana è che qui i gabbiani (enormi) mica stanno al mare, ma sono nell’entroterra, sempre che su un’isola piccola esista un’entroterra. Qualche ‘cocalo’ si vede anche nella zona del porto, ma a bazzicare la spiaggia sono soprattutto falchetti e uccelli tutti rossi che non sono riuscito ad identificare.