martedì 17 luglio 2012

Centouno gradi! Oggi fa un po' caldino anche qui


Leggendo il Boston Globe sono finalmente venuto a contatto con le famose paginone di strisce americane ed ho capito perché l’incomparabile Bill Watterson, creatore di Calvin & Hobbes, ha smesso di farle. Gli spazi si sono così talmente ridotti che i fumetti amerigani si sono trasformati in teste che parlano e poco altro, perdendo completamente ogni distinzione grafica e ad un geniaccio del disegno come lui non puoi segargli le strisce con l’accetta. Tra l’altro la mania di trascrivere la calligrafia del fumetto con i caratteri del computer li rovina ulteriormente; possibile che non capiscano che la calligrafia è disegno e ne è parte insostituibile?  Comunque gli amerigani la domenica dedicano quattro pagine piene ai fumetti incastrandoci dentro a modello tetris 25 strisce diverse e in un momento di crisi dei giornali come questo riuscire ancora a riservare quattro pagine giganti per i fumetti, senza dentro alcun tipo di pubblicità, è un bel merito. Sono impaginate alla boia e resto dell’idea che per impaginare la pagina dei fumetti serva uno del campo dei fumetti per dare fluidità di lettura e senso estetico a stili così diversi, però sono pur sempre quattro pagine giganti! Olè. 


Tra le graphic novel ho scoperto anche un autore che non conoscevo, David Small. Mi sono divorato il suo mattonazzo “Stiches” in un’ora lampo e chissà se l’hanno tradotto in Italia perché merita alla grande. Penso che appiccicherò un'amaca nel reparto Fantascienza della libreria di Edgartown, perchè ci sono cose che noi umani in Italia non possiamo ancora immaginare, ma perchè ancora non le hanno tradotte, mica per altro. Oggi è certamente il giorno più caldo dell’estate. Il Boston Globe spara 101 gradi sul titolone a nove colonne. Fahreneit, eh…? Anche la costante brezza dell’oceano Atlantico oggi se n’è andata da un’altra parte e così non si sta. Venerdì a Oak Bluffs c’è la gara di caccia agli squali; ci si piazza sul molo facendo a gomitate tra un botto di gente per vedere le barche rientrare in porto ed issare le prede sul molo. Visto che il torneo si chiama Monster Shark Tournament, speriamo di vederne uno degno di questo nome.

P.S. Tre puzzole (mamma e due cuccioli) sono appena passate sotto la mia finestra. Speriamo che non abbiano mangiato fagioli.